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Protezione del gatto di Modena e Associazione Protezione animali Carpigiana a disposizione per accogliere i felini in strutture o accudirli sul posto
Un aiuto concreto da mettere in atto subito per le persone colpite dal terremoto nella Bassa modenese che possiedono un gatto ma che in questi momenti di difficoltà non sanno come accudirlo viene dalla Rete felina, rete delle associazioni di volontariato zoofilo che in Provincia di Modena si occupano della cura e della tutela dei felini. Le associazioni Protezione del Gatto (APG) di Modena e l’Associazione Protezione Animali Carpigiana (APAC) si propongono di aiutare le famiglie che hanno perso o dovuto abbandonare il loro gatto durante il terremoto a recuperare e a custodire il proprio animale fino al ritorno alla normalità.
Gli stessi volontari si rendono disponibili inoltre ad occuparsi dei gatti rimasti senza mezzi di sussistenza garantendo nel loro ambiente alimentazione, ricovero ed eventuali cure mediche. Le associazioni Protezione del Gatto e “Protezione Animali Carpigiana hanno attivato un punto di ascolto per le segnalazioni di smarrimento, ritrovamento, avvistamento e per le richieste di intervento è attivo il lunedì dalle 14 alle 19, il martedì e mercoledì dalle 16 alle 19 e il venerdì dalle 14 alle 19. Il numero del punto di ascolto è’ lo 059/255769 e consente di raggiungere la Protezione del Gatto.
Due i recapiti telefonici che consentono di raggiungere l’ associazione Protezione Animali Carpigiana 320425403 e 3204620803. Le due associazioni sono pronte ad attivare per i gatti rimasti nelle abitazioni abbandonate, punti di alimentazione e abbeverata che saranno creati nei vari quartieri e nelle zone rurali Prevista inoltre l’ospitalità per i gatti di proprietà abituati a vita di appartamento presso il Gattile Intercomunale di Modena e il Gattile Intercomunale di Carpi
Gli animali verranno accolti fino all’esaurimento dei posti disponibili, ed ospitati in box singoli; verrà garantita l’identificazione del gatto, la comunicazione fra il proprietario e i volontari che seguono l’animale, e anche, su richiesta, la possibilità di visita da parte del proprietario.
Inoltre agli animali soggetti a prescrizioni particolari verranno somministrate regolarmente le terapie o il regime dietetico seguito a casa. Prevista inoltre l’ospitalità per i gatti, quando possibile, in case private presso volontari e famiglie disposte all’accoglienza temporanea. Pronto anche un gruppo per recupero dei gatti dispersi nei pressi delle abitazioni a seguito dell’abbandono improvviso delle stesse.
Circa 1600 animali nel centro "il Pettirosso"
E' una vera e propria Arca di Noè, per la varietà degli animali ospitati e per la sua funzione. Il centro di recupero della fauna selvatica "Il Pettirosso" di Modena non accoglie solo animali selvatici ma anche i tanti animali domestici, rimasti senza casa per il sisma. Papere, conigli, cavie, pappagalli e canarini – oltre un centinaio - sono stati portati nella struttura dai proprietari che non riescono a tenerli con sé nelle tendopoli o nelle sistemazioni di fortuna. Ora il centro, che già per mantenere gli animali selvatici impegnava tutte le risorse economiche disponibili, chiede aiuto. "Con quelli domestici oramai siamo arrivati a 1.600 animali - spiega il responsabile Piero Milani - abbiamo bisogno di tante cose: mangimi, paglia, fieno, medicinali, gabbie". Nel centro di recupero lavorano 30 veterinari e 30 volontari, 24 ore su 24 , in collegamento con 118 e 115.