Chi sono e come è nata questa idea

Parma, venerdì 6 febbraio 2015, alle prime luci dell'alba, sono ferma davanti alla finestra e mi incanto nel vedere scendere la neve, che ha già ricoperto il giardino e le strade intorno a me. Tutto è bianco, gli alberi di fronte paiono un mantello con eterei ricami di brina, il biancore immobilizza ogni oggetto della quotidinaità in un meraviglioso mondo incantato. Non passa un'auto, c'è un silenzio che evoca tranquillità, pace estrema, lande e paesaggi nordici e fiabeschi. Chiudo gli occhi e immagino i paesaggi norvegesi descritti da Vesaas nel "Il castello di Ghiaccio"...

Chiamo Vanja, una delle mie gatte norvegesi e la metto in giardino sulla neve, è la prima volta che conosce la neve. Immediatamente riporta in vita il suo antenato lince-gatto, inizia a muovere i primi incerti passi nella neve per poi farsi guidare dalle proprie emozioni/ricordi e cervello, dando inizio a una magica, danza composta da una sincronia di passi felpati. Chiudo gli occhi, mi ascolto e mi affiorano le seguenti parole (come contenitori di emozioni): anima nordica, gatte norvegesi, magia, mito, amore, legame ancestrale tra essere umani e gatti. Da qui l'idea di creare uno spazio che possa racchiudere, condividere, esplorare e ampliare l'amore con i gatti, tutti i gatti, perché ogni gatto è una creatura magica. In questo spazio vorrei raccontare dell'incontro tra il genere umano e felino, di quello che si conosce e quello che ancora è da scoprire sul mistero del gatto. Perché il gatto è un misterioso patrimonio genetico, è poesia, mito, magia, è ombra. Rispetto ad altri animali, il gatto è ancora in parte da scoprire, è oscuro, e lo sconosciuto ci spaventa......forse per questo i felini sono ancora vittime di pregiudizi e maltrattamenti.

Mi chiamo Ursula, sono madre di due splendide bambine, Diana e Leila, sono madre e animalista da sempre. Viviamo in una casa con tre gatte (due gatte norvegesi Vanja e Vicky e una meticcia simile siamese Fiona) e la nostra cara Chicca un epagneul Breton (molto umana) di 7 anni. Quando sono nata c'erano in casa, già prima di me, due cani e un gatto, sono cresciuta con loro, in particolare con un cucciolo di setter inglese (ho mille immagini di giochi e complicità in giardino con Ciak, questo era il suo nome). Da sempre ho avuto una particolare (e spesso pesante) sensibilità verso tutti i cuccioli di animali, a maggior ragione se erano cuccioli in difficoltà (animali e gatti, uccellini, lumachine, tutto ciò che abitava il giardino e la natura) come se il binomio "animale in difficoltà o cucciolo" facesse risuonare dentro di me delle corde interne profonde, sicuramente legate alla mia storia personale. Ora che sono madre e psicoterapeuta, sto ripercorrendo (sia come madre e sia come professionista) le tappe più importanti della mia infanzia, quello che ho ricevuto, quello che mi è mancato, e quello che con tante forme d'amore sto recuperando. Quindi mi scopro più che mai innamorata della magia degli animali, e del gatto, animale magico per eccellenza. Sono anche appassionata di illustrazioni per l'infanzia per l'immediata capacità di nutrire direttamente il nostro mondo interno, e spesso il gatto è raffigurato in queste immagini per il valore terapeutico e di mediatore con il mondo interno dei bambini. In questa sezione vorremmo riflettere sul legame tra il gatto e l'essere umano a livello storico e mitologico, vorremmo celebrare la magia del gatto nell'arte, nella poesia, nella letteratura e nella cultura in genere. Una riflessione culturale e collettiva sulla relazione tra umani e felini ma che ci riporta inesorabilmente al rapporto che ognuno di noi intrattiene con i nostri attuali amici felini che vivono nelle nostre case. Se poi pensiamo che ogni animale o cucciolo di animale, a livello psicologico e inconscio, corrisponde a parti nostre interne (forse infantili o forse parti in ombra ancora da scoprire) abbiamo la possibilità di riflettere su di noi e sulla nostra storia. E ancora se poniamo l'attenzione sul fatto che ognuno di noi è una stella delle ampie costellazioni del genere umano questa riflessione tra il legame tra noi stessi e il gatto - è un riflettere tra noi e noi - e quindi una possibilità di ripensare alla nostra storia individuale e interindividuale insieme.