La gatta sul malloppo che scotta

  Che fine ha fatto la famosa e miliardaria gatta Chouppette? Erede di Karl Lagerfeld e diva moderna, troppo umana.
È sparita senza lasciare tracce. E mai come in questo caso la parola "tracce" è adeguata dato che il soggetto in questione è una gatta.

   Gli indizi di questo giallo ambientato in America, sono: famosa, razza birmana, di nome Choupette.
Ovvero la gatta dello stilista Karl Lagerfeld.
   Molti giornali americani danno la notizia addirittura in prima pagina. Sarà il dolore per la perdita del suo padre adottivo?    Sarà il colpo per la notizia di ereditare tutta la fortuna Lagerfeld? Lo staff che lavora per lei - due governanti, una guardia del corpo, un medico e perfino un cuoco – non rilascia dichiarazioni. È spettato al portavoce della diva felina, Lucas Bérullier, tranquillizzare la folla dei fan: sta bene, ha solo rallentato i suoi servizi fotografici, ma va tutto bene.

  Viene da chiedersi se non sia spaventata dall’Arrivo dell’Anno del Topo, ovvero il nuovo anno cinese che ha l’effigie del suo acerrimo antagonista. Ma al di là delle battute, sembra veritiero ipotizzare una cautela da parte dei suoi legali.
(Sì, questa gatta, paga anche avvocati…in un mondo rovesciato e assai romanzesco, e fa anche più lavori, modella influencer creatrice perfino di creme viso, ma per umani e scrittrice…qui si potrebbe azzardare, a quattro zampe, con un umano…).
  A distanza di alcuni anni dalla morte di Karl Lagerfeld, si sta ancora compilando la successione che vedrebbe come unica erede, la gatta, con donazioni alla Fondazione Brigitte Bardot.
  Lei lascia fare, con una classe far invidia alle star più consumate, senza polemiche. Un carattere che si evidenzia da subito, dalla nascita, otto anni fa, quando, adottata dal modello francese Baptiste Giabiconi, condivide con lui passerelle e vita domestica. Anche qui bisogna intendersi: vita domestica del primo uomo a posare nudo per il calendario Pirelli e volto della pubblicità Coca -Cola?
  Poi passa a Lagerfeld come regalo affettuoso e la favola ha inizio. Viaggi a due sul jet privato, cene nei ristoranti stellati del mondo (lui le ha sempre vietato di posare con i croccantini), tanto da far dire a Lagerfeld “è l’unica donna che vorrei sposare”.
  Cosa ci insegna questa storia? Che il talento non è solo umano, ma noi umani abbiamo un lato che ha del bestiale: seguire ciò che twitta una gatta, comprare quello che lei pubblicizza e sognare sulle pagine della vita privata di un gatto nell’alta moda…dovremmo forse un po’ interrogarci su questa smania di curiosare nella vita altrui, che ormai non ci fa più distinguere il reale.

* illustrazioni grazie alla grntile concessione di Mariusz Hekselman Fotografie